Nella sua rubrica settimanale, il nostro sensei racconta le avventurose ultime ore di Naxxramas.
Naxxramas è caduta, e non è stata un'impresa facile.
Il giorno prima eravamo finalmente riusciti ad abbattere gli ultimi abomini della cittadella, e le fiamme purificatrici avevano mondato l'orrore che celava l'ala dei folli esperimenti sulla carne che gli scienziati della Scourge compivano da diversi anni a questa parte. Il gruppo sapeva che prima di Kel'Thuzad avrebbe dovuto abbattere il gigantesco guardiano di Naxxramas: il frostwyrm Sapphiron. Dalaran divenne la base per la creazione delle armi e delle armature per la battaglia imminente. Tutti gli elementi della gilda contribuirono, chi più chi meno, con l'invio della materie prime che i nostri artigiani provvidero a trasformare in equipaggiamenti in grado di resistere alle magie del drago. Una volta che anche l'ultimo guerriero ebbe ricevuto il necessario per lo scontro, ci fiondammo nella parte superiore di Naxxramas, spade in pugno e coraggio nel cuore. Tignosa fu la prima ad avventurarsi nella stanza vuota oltre il meccanismo di teletrasporto e la prima ad assistere all'incanto: ossa sparse nella stanza incominciarono a sollevarsi, e, come animate, si ricongiunsero al centro le une con le altre, fino a formare il mastodontico corpo di Sapphiron.
La battaglia fu veloce e cruenta, il drago spazzava via a codate coloro che si avvicinavano troppo, mentre i maghi erano costretti a schivare le letali salve di dardi ghiacciati che Sapphiron lanciava su di loro. L'atmosfera era gelida, di un freddo che massacrava le carni e i cuori dei più coraggiosi.
Tignosa, nonostante la sua forza e il supporto dei curatori Scorponok, Rahel e Last, non riusciva a infliggere il colpo decisivo e perdeva sempre più terreno. Vedendo la situazione critica, Borgut decise di attirare l'attenzione della bestia: assestò un potente colpo alla zampa destra che distrasse per qualche secondo il mostro nella sua direzione, permettendo a Divart e Uryiel di saltare sulla sua testa e staccarla dal corpo a colpi di spada. Il teschio cadde pesante mentre i maghi bruciavano il resto della carcassa scheletrica. Quindi rimaneva solo Khel Thuzad, ormai pronto a riceverci. Appena fatta irruzione nella sua stanza ci accolse con una risata malevola. Tutte le uscite si chiusero e incominciarono a sciamare verso di noi i rimanenti soldati nonmorti di Naxxramas. Tra colpi di spade e palle di fuoco, abomini scheletrici e orrori inimmaginabili Borgut urlò: “Dai fondo al tuo peggio Arcilich! Mandaci contro i tuoi soldati più terribili, ma oggi la tua servitù al Re dei Lich volgerà al termine! Preparati a morire!”
(CONTINUA)
giovedì 8 gennaio 2009
Signs of the outcoming Gehenna. (2)
Kamlo
Pubblicato da
KidneyMagno
alle
16:44
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