sabato 9 maggio 2009

"Massì, è solo un temporale estivo... Di nuovo..."

La causa più probabile sono le strane pratiche esoteriche e poco ortodosse che Galfrejus pratica sin da piccolo (ma ho promesso di non dire di più), ma forse anche la maledizione che pende inesorabile sulla mia macchina. Tuttavia oggi il fiume di fango, che credevamo sconfitto, è tornato, più vigoroso che mai, e questa volta del tutto intenzionato ad avere le nostre teste (o perlomeno la gamba sinistra di Galfrejus). Eravamo nel sotterraneo della banca a casa del nostro amato Presidente Wazdakka. La partita a tre alla Guerra dell'Anello volgeva al meglio per le truppe della Mano Bianca, ma un nemico ben più terrificante di Elfi o Uomini si stava per abbattere sulle legioni di Isengard. "Bene, dunque Lurtz dichiara una carica eroica qua, qui tiro coi balestrieri e..." "Shhhhh!" "Che c'è?" "Piove..." "Come piove?!? Galfrejus colla pioggia non ti riaccompagno a casa, sennò succede come l'altra volta!". Profetico. Con un rumore osceno di risucchio, litri di acqua hanno inondato il nostro spazio vitale dai condotti di aerazione della banca. Correndo contro il tempo per salvare migliaia di miniature, auto d'epoca e quant'altro, una domanda si insinuava nella mia mente: perchè una volta all'anno che vengo qua colla Panda ci sono le alluvioni? Wazdakka, quasi a leggermi nel pensiero, borbotta: "Mentre torni a casa, passa da Caselle, non passare in mezzo ai campi come l'altra volta..." Fosse bastato. Partiti, abbiamo superato Caselle, ma poco prima di Leinì, con un ruggito il fiume di fango (e sono pronto a giurare che sia stato lo stesso dell'autunno scorso) ha invaso la strada dalla nostra sinistra. Galfrejus ha avuto solo il tempo di bestemmiare a bassa voce il nome di Arthas prima che l'ondata gelida ci investisse dal fianco. Pronto, questa volta, ho scalato velocemente la marcia e aumentato i giri del motore che non ha ceduto alla pressione dell'acqua e con un rombo (più o meno) ci ha portato con slancio oltre il pericolo. L'acqua ha però iniziato a inseguirci, ma a una rotonda siamo riusciti a seminarla fuggendo così verso la salvezza. Ora però sappiamo che il nostro nemico, il fiume di fango, invitto, ora è lì, che quiesce aspettando l'occasione di ghermirci di nuovo...

1 commento:

fdfsgagerg ha detto...

Moooooooolto, moooooooooooooolto, moooooooooooooooooooooooolto bello ;)

Complimenti!

p.s. Ho temuto il pegggio e l'ho letto tutto d'un fiato