domenica 27 dicembre 2009

Frase della settimana

"Non capisco bene perché gli uomini che credono agli elettroni si considerino meno creduli degli uomini che credono agli angeli."
(George Bernard Shaw)

venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale!

E siamo ancora qui, fra una partita a Warhammer e una sessione a Dungeons and Dragons, per augurarci Buon Natale, a e da tutti gli NFSR! Auguri!

domenica 20 dicembre 2009

Frase della settimana

"Jingle bells, jingle bells Jingle all the way, / Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh!"

sabato 19 dicembre 2009

Buon compleanno!

Un altro gioioso (più o meno) augurio: buon compleanno a Galfrejus dagli NFSR. Auguri!

lunedì 14 dicembre 2009

Un traguardo importante.

E così, quasi senza accorgersene, anche il secondo anno di vita degli NFSR è passato sotto il ponte del tempo. Iniziamo il nostro periodo degli auguri che si concluderà il giorno della Befana con il raggiungimento della maggiore età di Uryiel, augurando un mondo di bene e tanti anni ancora di prosperità a tutti gli NFSR e anche a questo nostro blog, che, per quanto Galfrejus possa dire "che noia, non c'è mai niente di nuovo...", si spera rinasca dopo le vacanze natalizie. Auguri!

domenica 13 dicembre 2009

Frase della settimana

"Le armi sono come i soldi; nessuno ne ha mai abbastanza."
(Martin Amis)

sabato 12 dicembre 2009

Firestorm over Kronus - recensione

Riprendiamo dopo molto tempo la nostra carrellata sui mod più interessanti per Dawn of War. Il mod in questione, Firestorm over Kronus, si trova attualmente in fase beta, nella sua incarnazione 3.5 e può essere scaricato qui http://dawnofwar.filefront.com/file/Firestorm_over_Kronus_Beta_35;104183. La natura di questo mod lo pone molto a lato rispetto agli altri esamintati finora, e, in effetti, potrebbe essere tranquillamente definito come una total conversion del gioco originale. Il motto alla base dell'imponente lavoro è, infatti, "closer to codex", cioè più vicino, o simile, ai vari codex. E così è. La struttura del gioco, pur se non totalmente rivoluzionata (in effetti le meccaniche di base rimangono le stesse, con una base da costruire, unità da rinforzare e punti di controllo da conquistare), è pesantemente modificata per cercare di adattarsi quanto più possibile al gioco da tavolo cui si ispira. Il risultato è realmente stupefacente. La prima cosa che balza subito all'occhio è la rivoluzione del numero di unità disponibili (cap, in gergo): ora ogni singola truppa, come nel wargame originale, occupa una determinata scelta (QG, Elite, Truppe, Supporti Leggeri e Pesanti) e non è possibile produrre più di un determinato numero di unità per scelta, come dettato dal codex relativo. Perchè questo? Semplicemente perchè la scala delle battaglie è ora davvero enorme. I modelli della fanteria sono stati rimpiccioliti col duplice scopo di rispettare le proporzioni con veicoli ed edifici e per poterne ospitare di più sullo schermo. E il numero delle unità fra cui scegliere è aumentato a dismisura. Ogni singola razza è stata ricostruita da zero (molto spesso con skin nuove di zecca e di fattura più che pregevole) e sono disponibili praticamente tutti i tipi di unità presenti normalmente nel wargame (con davvero poche eccezioni notevoli). Infine è stata aggiunta una nuova razza, i Templari Neri, anch'essi rappresentati da svariate unità nuove. Per quanto riguarda le meccaniche di gioco in sè, il mod tende a ricreare l'equilibrio di forze fra gli equipaggiamenti del wargame. Questo significa che, mentre da un lato avremo davvero uno sproposito di opzioni per le singole unità e anche per i singoli comandanti, dall'altro dovremo fare scelte oculate fin dai primi momenti della partita. Una squadra Devastatrice armata di Requiem Pesanti potrà falciare facilmente orde di Orki, ma una singola Lattina Azzazzina potrebbe attraversarne il campo di fuoco senza subire nemmeno un graffio. Allo stesso modo il nostro Predator Annihilator è in grado di sventrare un Leman Russ con un paio di colpi ben piazzati, ma quelle sei Guardie armate di bombe termiche potrebbero raggiungerlo indenni e farlo saltare per aria. E proprio qui si innesta il problema principale del mod. In realtà questo "problema" potrebbe e dovrebbe sembrare un pregio, cioè quello di costringere il giocatore a una più attenta gestione delle truppe a propria disposizione e al corretto impiego della strategia "carta, forbice, sasso". Purtroppo, specie in single player, la frenesia tipica di Dawn of War, che predilige un'azione pura, è molto minata dalla lentezza quasi esasperante con cui la "macchina-mod" si mette in moto e il giocatore rischia di esserne frustrato maggiormente che dai famosi rush a cui ci aveva abituato il prodotto originale. In multiplayer il discorso, fortunatamente, cambia abbastanza, e si arrivano ad impiegare unità e tattiche peculiari che contro l'intelligenza artificiale avrebbero poche speranze di andare in porto. In definitiva il lavoro svolto è eccellente, inutile riportare le unità presenti o gli equipaggiamenti disponibili (basta prendere un qualunque codex di Warhammer 40000 per sapere cosa potrete costruire nel mod!), anche se in questa fase beta alcuni piccoli bug e la fastidiosa mancanza di nomi e descrizioni di alcune unità crea qualche incertezza al giocatore. La valutazione si basa però soprattuto sulle modifiche apportate al sistema di gioco che, come detto, presenta sfide e problematiche differenti dal gioco cui siamo abituati e che amiamo.

VOTO NFSR: 7/10 (Giocabilità)
---------------9/10 (Comparto Tecnico e Realizzazione)

domenica 6 dicembre 2009

Frase della settimana

""Ben fatto" è meglio che "ben detto"."
(Benjamin Franklin)

giovedì 3 dicembre 2009

Quell'ultimo ponte.

Keep rolling... It's all right... Keep riding... The midnight ride!
Dannazione, non riesco a togliermi dalla testa questa canzone infernale... Forse inizia a piacermi... Devo essere stato troppo fra zombie e gente del sud, in questa città dimenticata da Dio e dagli uomini... Rochelle mi tende la mano e mi tira in piedi. "Andiamo, Nick, dobbiamo attraversare quest'ultimo ponte. Se l'esercito sta bombardando così vicino, devono essere dall'altra parte del fiume!" Mi alzo a fatica, scrollandomi dalla giacca un tempo bianca la polvere e il sangue. Due caccia passano vicinissimo al pilone in cui siamo e lo fanno tremare. "Ragazzi, prima di attraversare il ponte dritti verso i tizi che ci stanno sganciando bombe addosso, qualcuno ha un piano B di cui parlare?" Coach mi guarda con aria stanca. "Sei libero di rifarti una vita in questa stanza, Nick." Carico l'ultima cartuccia nello Spas 12 e rido. "Va bene, facciamolo." Usciamo sulla strada. Un cadavere porta in mano una radio ancora accesa che gracchia. Rochelle la nota per prima. "E' l'esercito!" Afferro l'apparecchio. "Hey! Qualcuno mi sente?" "Cosa? Identificatevi!" "Siamo quattro sopravvissuti sul... sul lato ovest del ponte!" "Siete immuni?" "Non siamo infetti!" "No, ripeto, siete immuni? Avete avuto contatti con gli infetti?" "Diavolo si! Siamo immuni, siamo immuni!" "Va bene, c'è un ultimo elicottero equipaggiato per la quarantena dei portatori sani dall'altra parte del ponte. Partirà entro dieci minuti, abbassate il ponte e raggiungetelo!" La comunicazione si interrompe. Guardo gli altri. Il Mississipi è bello largo, sarà una corsa interminabile. "Avete sentito l'uomo, attraversiamo il dannato ponte!" Tiro la leva e con un suono infernale la struttura inizia a scendere. Tutti gli zombie della Luisiana occidentale staranno venendo qui ora. Il ponte, lentissimo, scende e, infine, i cancelletti di sicurezza gialli si aprono. "Via!" Iniziamo a correre lungo il bordo sinistro del ponte. Salto una pila di macerie e schivo la motrice di un camion. Il fondo stradale è danneggiato e in più punti si aprono voragini nell'asfalto che lasciano intravedere l'acqua limacciosa sotto. Rochelle è un passo dietro di me, il machete in mano. Coach e Ellis staranno seguendo a breve distanza. Non lo so, non ho il tempo per girarmi: arrivano. Apro il fuoco continuando a correre, schivo zombie, li butto giù dal ponte col calcio del fucile. Quelli che sopravvivono alla mia furia omicida vengono affettati dalla lama di Rochelle. Circa a metà la parte superiore del ponte è crollata creando una rampa. La imbocco e salgo su una specie di balconata di cemento. Ci fermiamo un attimo a rifiatare uccidendo gli zombie su un travertino non più largo di mezzo metro. Poco più avanti il ponte è crollato anche nell'altra direzione. Mi chino sul baratro per studiare un modo di scendere quando una macchina mi vola sopra la testa. Ellis grida. "Tank!" Il mostro salta sul rimorchio di un camion e da lì sul nostro piano della strada. "Continuate a sparare!" Urla Coach. Lo riempiamo di piombo ma raggiunge Rochelle e con una manata la fa volare pericolosamente vicina al bordo del ponte. Urlo e mi faccio sotto, scaricandogli addosso altre otto o nove cartucce prima che, finalmente, cada rantolando. Ellis sta aiutando Rochelle ad alzarsi. Per ora non ci sono segni di altri infected. "Andiamo, approfittiamone!" Saltiamo sul camion da cui è salito il tank e da lì in strada. Gli zombie, nascosti chissà dove, riprendono il loro assalto instancabile. Un'impalcatura corre lungo il lato destro del ponte. La imbocchiamo. I tubi di ferro indirizzano gli zombie invariabilmente davanti a noi e sfruttiamo lo stretto passaggio per macellarli senza pietà. Alla fine dell'impalcatura vedo un furgone con il cassone aperto e delle armi all'interno. Mi ci infilo in tuffo e mi giro sulla schiena sparando per coprire i miei tre compagni che mi raggiungono. Rifiatiamo di nuovo un secondo, ci rattoppiamo alla bene e meglio poi Rochelle lancia una pipe-bomb. L'ordigno rimbalza sul cofano di una macchina e cade una decina di metri davanti a noi. I suoni e le luci che emette distolgono gli zombie da noi, almeno per ora. Intendo sfruttare ogni secondo e salto giù dal camion. Il pilone di destra davanti a noi ha ceduto e il ponte è rimasto sospeso diagonalmente sul fiume. Saliamo su un autobotte e da lì saltiamo sul cemento scivoloso mentre la pipe-bomb esplode dietro di noi portandosi dietro macchine e infected. Combattiamo gli zombie e la gravità mentre cerchiamo di raggiungere la prossima sezione ancora integra. Saltiamo sul tetto di un autobus e da lì di nuovo a terra. Intravedo l'elicottero su una piattaforma alla nostra destra. Sento un grido. Ellis è scivolato e ora è appeso a 50 metri dall'acqua. Coach si getta subito in suo aiuto ma un hunter lo atterra e inizia a farlo a pezzi. Mi giro per aiutarli ma uno smoker mi afferra da chissà dove colla lingua. Rochelle trancia la lingua col machete. "Lasciali, è troppo tardi!" Con un peso sul cuore rincomincio a correre, prendo la discesa che porta alla piattaforma d'atterraggio. Gli zombie ci hanno ormai circondato, ci colpiscono da ogni parte. Riesco a farmi largo con una spazzata del fucile, poi lo lascio cadere e raccolgo l'M16 di un militare morto, sperando che sia carico. Tiro fuori una siringa di adrenalina dalla tasca e me la pianto nella coscia, sperando che mi dia le forze e la lucidità necessarie per quest'ultimo tratto. Di colpo sento tutto come lontanissimo, il battito del mio cuore nelle orecchie è assordante. Riprendo a correre, supero una recinzione e salgo sulla piattaforma. L'elicottero ha acceso i motori. Mi precipito alla rampa posteriore e mi giro per cercare di coprire Rochelle. Ce l'ha quasi fatta, solo una trentina di metri la separano dall'elicottero. Di colpo un pezzo di cemento la colpisce al torace e la sbatte a terra. Ruggendo un tank supera la recinzione a sua volta. Rochelle mi guarda con aria implorante, sommersa da una massa di infected frenetici. Mi maledico mentalmente, poi miro alla sua testa e tiro il grilletto. L'elicottero si alza un secondo prima che il tank afferri il rotore di coda e mi porta, si spera, verso la salvezza. Due caccia ci superano e con un'ultima, spettacolare, esplosione fanno crollare il ponte.