martedì 12 gennaio 2010

Quando si hanno dei figli mongoli è meglio restarsene a casa.

Per la ripresa delle attività blogghistiche postfestive, volevo parlare di due argomenti molto curiosi, i piloti di aerei accecati da misteriosi raggi laser all'aereoporto di bari Bari, o le iguane morte congelate a Tampa, Florida. Tuttavia una notizia sentita al telegiornale si è imposta prepotentemente. E' quella a cui fa riferimento il titolo, sicuramente molto forte (ovviamente per mongoli non si intendono gli abitanti della Mongolia). A Treviso, una normale serata in pizzeria per una tranquilla famigliola con bambina affetta dalla sindrome di Down, si è trasformata in un triste esempio di intolleranza, al giorno d'oggi davvero incomprensibile. La frase citata nel titolo, infatti, è stata pronunciata da un cliente, seduto al tavolo affianco ai nostri eroi, perchè la piccola bambina disabile ha fatto cadere un pezzetto di carta con cui una cameriera la stava intrattenendo sul tavolo vicino. Parafrasando il proprietario del locale, di gente così ne facciamo volentieri a meno.

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