domenica 30 maggio 2010
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mercoledì 26 maggio 2010
Campagna di Missioni Operative: Space Marine del Chaos.
Come avevo preannunciato all'uscita dell'espansione, abbiamo deciso di fare una serie di minicampagne tematiche utilizzando le missioni di Missioni Operative. Per ogni esercito giocheremo una campagna in tre atti e la fazione che vince due partite sue tre vince la campagna. Fra una partita e l'altra le unità prendono esperienza come da regolamento, oltre a far evolvere il background della campagna. Oggi è terminata la prima campagna incentrata sugli Space Marine del Chaos, comandati, ovviamente, da Galfrejus.
Il pianeta di Garris era un tranquillo mondo Cardinale del Segmentum Obscurus, fino a quando la disgrazia del Chaos non si abbattè su di esso. L'eresia colpì senza preavviso e, quando fu chiaro che le forze dell'Ecclesiarchia non erano sufficienti (o intenzionate) a sedare le rivolte che stavano scoppiando ovunque, un'intera compagnia di Space Marine del capitolo dei Dragoni Blu calò sul pianeta come una furia vendicatrice. Tuttavia qualcosa di terribilmente vile si annidava nel cuore della cittadina di Serj, e nemmeno il Capitano Space Marine al comando della compagnia seppe resistere al richiamo oscuro degli dei del Chaos. Dopo aver sterminato la popolazione locale (traditrice e lealista) gli Space Marine traditori si spostarono a Goldworm dove diedero fuoco alla cattedrale e appesero ai portoni di bronzo dell'edificio profanato i cadaveri del Cardinale Tankian e del suo seguito che vi avevano cercato rifugio. Un chiaro gesto di sfida. L'Ecclesiarchia ancora titubava a reagire, ma il suo braccio armato, le Sorelle Guerriere, no. Raccolte le forze da tutte le regioni confinanti, le Sorelle si abbatterono sui traditori con una velocità tale da trovarli ancora intenti a saccheggiare e profanare la cittadina di Goldworm. Presi alla sprovvista, i traditori non riuscirono a resistere alla furia fanatica dell'Adepta Sororitas e furono costretti a ritirarsi sulle montagne dopo aver subito pesanti perdite. Sicure di avere la vittoria in mano, le Sorelle lasciarono l'inseguimento degli Space Marine traditori all'Inquisizione, sopraggiunta nel frattempo, e all'Ecclesiarchia, cui l'occhio vigile dell'Imperatore aveva fatto ricordare i propri compiti. Attirati dal tradimento degli Space Marine come le falene della luce, però, altre bande da guerra del Chaos avevano intanto fatto rotta verso Garris, e quando le forze lealiste attaccarono frontalmente il nascondiglio dei traditori fra le montagne, sicure di dover affrontare solo una manciata di Marine, furono accolte dalle forze fresche della Legione dei Figli dell'Imperatore, appena sbarcate e assetate di sangue. La battaglia che ne seguì fu un massacro per le forze Imperiali. Decisi a scacciare i traditori dal sacro terreno di Garris, i lealisti ricorsero alla successiva arma nel proprio arsenale: la Guardia Imperiale. Come un maglio, il 426° Cadiano stanò e scacciò i traditori dalle montagne e li spinse verso la piana di Hackett mettendoli con le spalle al mare. Dopo un mese di assedio alla città costiera di Harron in cui i caotici avevano approntato l'ultima difesa, la Guardia si preparò all'assalto finale. Consci di non avere speranza in una guerra di attrito e del fatto che la guerra su Garris era durata troppo a lungo per le esigue forze del Chaos che avevano risposto alla chiamata, i traditori superstiti diedero fuoco all'intera città per coprirsi la ritirata e lasciarono indietro un contingente di Space Marine della Peste per causare la massima quantità di morte e distruzione prima di abbandonare il pianeta. La 9a compagnia del 426° Cadiano irruppe nelle difese esterne della città mentre le case e i parchi bruciavano ancora e si lanciò furiosamente contro i Marine di Nurgle. Gli eretici combatterono una feroce azione di retroguardia, ma alla fine furono sconfitti e lasciati indietro dai loro stessi compagni che in orbita preferirono fuggire e si disimpegnarono piuttosto che affrontare la Marina Imperiale in avvicinamento.
Risultato Campagna: Vittoria Minore per l'Imperium.
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domenica 23 maggio 2010
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sabato 22 maggio 2010
Il dissenso dell'Ecoterrorista. (2)
Svegliatosi dalla sua tomba di stasi in cui si era rinchiuso per sanare le ferite riportate nell'ultimo assalto a un Mac Donald's, Luciferus ci delizia con una (non interamente) sua produzione artistica molto veritiera sugli NFSR e il mondo di WoW. I gangster sono qui.
Yo bruddas! Le strade di Orgrimmar non sono più sicure ora che quei teppisti degli NFSR sono scesi a reclamare ciò che è loro di diritto: Soldi, Donne ed Epici!
Nessuna checca elfa o nano ciucciacazzi potrà resistere al nostro piombo, solo il duro bacio dell'asfalto aspetta quei poveri idioti che si frapporrano fra le nostre pistole e la gloria.
Waz the Boss, Kidney the Magno, Divart da Merciless, lil' Uryiel and Atlon da Terrorist are comin' for you muddafuckas! Hit 'em up boyz!
Luciferus
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domenica 16 maggio 2010
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sabato 15 maggio 2010
Il tramonto dello shuttle.
Stiamo per dire addio al caro vecchio shuttle. La NASA, infatti, è pronta a voltare pagina. Il veicolo spaziale (esistente!) più famoso al mondo si prepara alle ultime due missioni, dopo quella partita con successo ieri. Con un po' di nostalgia, entro il 2020, saranno introdotti i nuovi veicoli spaziali, gli Orion, spinti dal potentissimo razzo Ares (nome evocativo) e collegati al nuovo modulo lunare, Altair (che non c'entra col protagonista di Assassin's Creed), ulteriore passo avanti nella ricerca per una futura missione su Marte.
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domenica 9 maggio 2010
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sabato 8 maggio 2010
L'Italia deve avere il suo posto al sole.
"Italiani!
Con le popolazioni dell'Etiopia, la pace è già un fatto compiuto. Le molteplici razze dell'ex-impero del leone di Giuda hanno dimostrato, per chiarissimi segni, di voler vivere e lavorare tranquillamente all'ombra del tricolore d'Italia. I capi ed i « ras » battuti e fuggiaschi non contano più e nessuna forza al mondo potrà mai più farli contare.
Come dici? Ah si, già. Ah-hum, perdonatemi.
Italiani!
Con le popolazioni di San Marino, la pace è già un fatto compiuto. Le molteplici razze dell'ex-impero del monte Titano hanno dimostrato, per chiarissimi segni, di voler vivere e lavorare tranquillamente all'ombra del tricolore d'Italia. I capi ed i « ras » battuti e fuggiaschi non contano più e nessuna forza al mondo potrà mai più farli contare!"
Così oggi il reggente del potere d'Italia ha annunciato alla nazione l'avvenuta conquista dell'indispensabile e strategicissimo dominio del territorio italianissimo di San Marino. Proprio oggi, infatti, una possente armata composta da cinque mezzi dell'esercito ha invaso la Serenissima Repubblica e ne ha sconfitto i temibili difensori, riportando l'enclave al suo giusto padrone, il popolo Italiano!
In realtà i cinque mezzi dell'esercito stavano raggiungendo le Marche, e hanno saggiamente deciso di abbreviare tagliando per San Marino. Dopo alcuni attimi di panico (e a quanto pare qualcuno ha davvero creduto che stessimo invadendo San Marino!), i nostri militari sono stati gentilmente scortati al confine dalle autorità locali. Un errore in buona fede, a quanto pare, che però, data la complicata situazione politica fra i nostri due stati, poteva avere dei risvolti spiacevoli.
(Ovviamente tutti i riferimenti mussoliniani e alla guerra in Etiopia sono stati riesumati dalla polvere del tempo - ed è comunque interessante notare come questa polvere sia quantomai sottile cercando fra le maglie della grande rete! - col solo intento di ottenere un effetto comico all'interno dell'articolo Ndr.)
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domenica 2 maggio 2010
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