sabato 5 giugno 2010

Iron Grip: Warlord.

Nell'ultima settimana gli NFSR si sono cimentati sui campi di battaglia di Atelia, nel tentativo di difendere il Paese dalle mire espansionistiche dei Confederati. Sto parlando di Iron Grip: Warlord, un gioco cooperativo multiplayer misto fra uno strategico e uno sparatutto dall'ambientazione steampunk. Il gioco è il seguito commerciale di un mod per Half Life 2, e riprende e ampia le meccaniche del proprio predecessore. Lo Stato di Atelia è stato invaso dalle truppe Confederate e le maleorganizzate forze della resistenza si preparano a rallentare il più possibile la mastodontica potenza nemica così da vincere il favore popolare e (si spera) la guerra. In ognuna delle sette mappe che raccontano le vicende di questa impresa disperata, fino a otto giocatori (o bot, nel caso delle partite single player o fino a quando non sono presenti almeno quattro giocatori nel server) si preparano ad affrontare forze nettamente superiori e a difendere il proprio centro di comando (lo Stronghold). Centinaia di Confederati (ma è possibile giocare solo come Ateliani), dal canto loro, proveranno a sommergere i difensori col peso del numero e col supporto di carri armati e camminatori. Scopo del gioco è resistere fino al punto in cui i Confederati non preferiranno bombardare la città piuttosto che perdere altri uomini nella conquista. Il fattore chiave è dunque il morale delle due fazioni. Quello degli Ateliani scenderà velocemente se lo Stronghold dovesse essere distrutto, mentre quello dei Confederati scenderà lentamente man mano che le loro truppe verranno massacrate. Il morale però può anche essere ripristinato dalla presenza dello Stronghold o di Ufficiali rispettivamente alle due fazioni. Come primo impatto i giocatori si trovano di fronte a uno sparatutto online tradizionale (supportato dall'Id Tech 3 - il motore grafico di Quake 3 - in splendida forma nonostante i due lustri sulle spalle: non si grida certo al miracolo ma la grafica fa il suo dovere e risulta efficacemente leggera nonostante il numero esorbitante di nemici in campo) con varie città (una diversa per mappa) abbastanze vaste e quasi interamente esplorabili, anche all'interno degli edifici e delle rovine, e un paio di vie d'accesso principali verso il proprio Stronghold, solitamente posto all'estremità opposta della mappa rispetto ai punti d'ingresso dei nemici. In caso di morte basterà aspettare 5 secondi per "respawnare" vicino allo Stronghold e ributtarsi nella mischia. In più uccidendo i nemici si acquisiranno punti da spendere in nuove armi e potenziamenti: niente di nuovo da questo punto di vista. La peculiarità è rappresentata, invece, dal fatto che, con la pressione di un tasto sulla tastiera, l'inquadratura diverrà a volo d'uccello e si potranno spendere gli stessi punti guadagnati sul campo per edificare fortificazioni e punti di rifornimento sulla mappa, oltre a potenziare le strutture già costruite, proprio come in uno strategico in tempo reale. La parte strategica, tuttavia, non è accessoria, ma indispensabile ai fini del gioco: non saremo immortali (anzi, morire è fin troppo facile!) nè onnipresenti e, specie a difficoltà elevate, i nidi di mitragliatrici e le postazioni anticarro saranno vitali per respingere i feroci, numerosi e agguerriti assalti Confederati. Il risultato è un'evoluzione del concetto di Tower Defence estremamente coinvolgente e divertente (specie, anche se mi verrebbe da dire esclusivamente, se giocato online). Il gioco non è perfetto, ovviamente, ma il primo gioco commerciale di uno sviluppatore indipendente lo è raramente (come cita una delle recensioni del gioco); sicuramente vale tutti i 7 € per cui è possibile acquistarlo dal sito degli sviluppatori (http://igwarlord.isotx.com/COOP_Game_Home/tabid/36/language/en-US/Default.aspx) o da Steam.

Nessun commento: