sabato 11 dicembre 2010

Il dissenso dell'Ecoterrorista. (4)

Luciferus torna sulle pagine del blog per farci una presentazione del Cataclisma che si è abbattuto su Azeroth (e al momento di andare in stampa Galfrejus ha già portato un personaggio al livello massimo, l'85, in 3 giorni).



In questi giorni le chat di XFire, sempre che funzionino, non risuonano più dei gemiti di Galfrejus alla conclusione del suo quinto anime in due giorni, delle lamentele di Uryiel sulle granate in Battlefield o dei miei resoconti sull'ultimo achievement ottenuto a Left4Dead, e sapete perchè? La risposta è molto semplice, finalmente il trio ha messo la testa a posto ed è tornato alla realtà, quella vera, ovvero il mondo di WoW! (A cosa stavate pensando, sciocchini?)

Allo scoccare della mezzanotte del 7 Dicembre 2010 è uscito ufficialmente il terzo capitolo del gioco di ruolo che tante anime ha rubato: Cataclysm. In questa espansione, che si è rivelata la più corposa in quanto a nuovi contenuti, superando di gran lunga Wrath of the Lich King e Burning Crusade, il mondo di Azeroth è stato travolto dalla distruttiva furia di Deathwing, al secolo Neltharion, ovvero l'auto-proclamatosi Aspetto della Morte, ed ancora una volta i nostri prodi eroi dovranno rispondere alla chiamata delle armi e difendere la loro terra non solo dagli sgherri del drago cattivo, ma anche dai membri dell'opposta fazione, viste le recrudescenze del conflitto fra Orda ed Alleanza. Ovviamente i nostri prodi NFSR, nonostante alcuni impedimenti provenienti dalla realtà, quella falsa, hanno risposto con entusiasmo all'appello dell'Orda e si sono già gettati a capofitto nell'espansione, ansiosi di sommare altri cinque numerini al loro livello (mentre vi scrivo queste parole il buon Galfrejus ha già avuto successo nell'impresa). L'espansione, come già accennato in precedenza, è ricchissima di contenuti: l'intera faccia di Azeroth è stata cambiata per sempre dall'emergere di Deathwing e tutte le zone del "vecchio mondo" (come viene affettuosamente chiamato dai giocatori) hanno ricevuto una svecchiata dagli sviluppatori, vuoi nella geografia, vuoi nelle quests, in modo da portarle al livello delle espansioni precedenti, permettendo così una progressione più fluida e divertente. Ovviamente non mancano le nuove zone in cui i nostri personaggi potranno cimentarsi nel raggiungimento del nuovo livello massimo: l'85; potremo quindi difendere Nordrassil, l'Albero del Mondo, dalle forze congiunte del Twilight Hammer e di Ragnaros nel Monte Hyjal, oppure lottare a fianco di Neptulon contro i Naga che vogliono impossessarsi del suo dominio in Vashj'ir (la prima zona completamente sommersa, nella quale i creatori hanno dato fondo a tutta la loro maestria), risanare il piano elementale della Terra a Deepholm, solcare le sabbie senza tempo alla ricerca degli artefatti dei Titani ad Uldum ed infine lottare contro i servi più fedeli di Deathwing, Cho'gall ed il suo clan, nelle Twilight Highlands. Se questo mastodontico (vorrei sottolineare la parola) lavoro di creazione e rifacimento non bastasse a saziare i vostri pantagruelici appetiti, anche le meccaniche di gioco sono cambiate, e non poco. Ogni classe è stata rivista e modificata, tutti gli alberi dei talenti ridotti e rifiniti, cambiato è anche il quando ed il come vengono imparate le abilità, l'interfaccia di gioco, il funzionamento della gilda coi suoi achievements dedicati, le monte, le professioni (tranne fishing, perchè a noi piace com'è) e la lista potrebbe continuare ancora per molto, tant'è che si è resa necessaria una patch da svariati giga per implementare i soli cambiamenti ai personaggi.

Insomma, il mondo di World of Warcraft come lo conoscevamo è giunto ad una violenta conclusione, ma fra il caos ed il tumulto dei nuovi conflitti è nato un gioco migliore, nell'opinione del sottoscritto perlomeno, che dimostra ancora una volta come il titolo riesca a rimanere sulla cresta dell'onda nonostante la veneranda età (videoludicamente parlando) e che promette di stupirci e soddisfarci ancora per svariati anni.

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