domenica 26 giugno 2011
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domenica 19 giugno 2011
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venerdì 17 giugno 2011
Torneo a squadre.
Sembra che io e Galfrejus ci siamo affezionati al quarto posto nei tornei, e, sebbene sia meglio non andare più in basso (come all'ultimo torneo a coppie) potrebbe anche essere simpatico salire sul podio, ogni tanto. Ieri sera, in via del tutto sperimentale, si è svolto un torneo serale a squadre presso il Nano Rosso a Torino. In parole povere ogni giocatore formava un'unità statistica con il proprio compagno di squadra, e le due partite giocate da ogni giocatore singolarmente determinavano la posizione in classifica per la squadra come avrebbero fatto quattro partite per un giocatore singolo in un torneo normale. Le modalità del torneo implicavano una non massiccia adesione - i giocatori torinesi sono molto conservativi - ma con stupore hanno presenziato ben 16 persone, cifra considerevole per un torneo serale. La serata è comunque passata in grande tranquillità, non si avvertiva la sgradevole sensazione di agonismo palpabile che solitamente accompagna i grandi avvenimenti torneistici, e tutte e due le partite che ho giocato sono state molto divertenti e rilassate, complice l'atmosfera e gli avversari. Con due sconfitte e due vittorie io e Galfrejus, come dicevo, ci siamo classificati al quarto posto, e io ho ottenuto un soddisfaciente 6° posto nella classifica individuale. L'esperimento, in definitiva, sembra ben riuscito, e penso di aderire senza riserve a iniziative simili nel futuro, magari anche su scala più grande, come nei tornei domenicali.
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Rullo di tamburi...
Signore e Signori, onorevolissimo pubblico che seguite questo blog da svariato tempo, sono orgoglioso di annunciarvi che il presente è il cinquecentesimo post degli NFSR! Auguri!!!
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domenica 12 giugno 2011
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Razorbacks Piemonte (5)
Si è conclusa da poche ore la prima tappa del campionato italiano di flag football 2011. A Reggio Emilia si sono incontrate le compagini della divisione nord-ovest, di cui i Razorbacks sono ovviamente fieri rappresentanti. Bella giornata di sole (a tratti) e sport con otto squadre intervenute. I nostri eroi hanno incontrato per la terza volta gli avversari ormai storici di Arona, i 65ers, battendoli con grinta e determinazione per un solo punto (27 - 26) dopo un inizio di gara non proprio brillante. La seconda partita è stata disputata contro i Cleavers Cavriago, più volte campioni d'Italia in questo sport. I Razorbacks affrontano la gara con entusiasmo altalenante, specie nel primo tempo, consci delle scarse possibilità, ma nel secondo tempo recuperano sicurezza con due bei touchdown per un risultato finale di 40 -12. La terza partita, infine, ha visto i nostri contrapposti ai Pirates Loano, giovanissima squadra a quanto pare al primo impegno ufficiale. Gli avversari pagano un po' l'inesperienza e i Razorbacks ne approfittano per guadagnare punti classifica chiudendo le danze sul 46 - 6. Il risultato finale del Bowl vede i Razorbacks classificarsi come terzi, e la classifica nazionale, per il momento, ci regala un soddisfaciente undicesimo posto.
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domenica 5 giugno 2011
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(Trad. Agli uomini piace inventare mostri e mostruosità. Così sono loro stessi a sembrare meno mostruosi.)
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sabato 4 giugno 2011
Il dissenso dell'Ecoterrorista. (5)

L'ambientazione è tratta dai romanzi di Andrzej Sapkowski, nei quali vengono narrate le peripezie di Geralt di Rivia, un witcher, ovvero uno sterminatore di mostri mercenario dall'organismo mutato per far fronte a sfide che un uomo comune non potrebbe affrontare; egli si aggira in un mondo in tutto e per tutto simile al Medioevo europeo, che l'autore ha voluto emancipare dai canoni fantasy aggiungendovi una decisa dose di crudo realismo.
Nel gioco impersoneremo proprio Geralt, il quale dopo aver salvato Re Foltest di Temeria da un misterioso assassino (eventi narrati nel primo episodio della serie) si trova paradossalmente accusato del suo omicidio. Ci imbarcheremo dunque in una missione per riscattare il proprio nome e provare l'a nostra innocenza, finendo coinvolti nostro malgrado nei sommovimenti politici che scuotono i Regni del Nord e nei quali giocheremo un ruolo fondamentale.
Rispetto al primo The Witcher assistiamo ad un totale restyling che coinvolge ogni aspetto del gioco, dal combattimento alla narrazione, mantenendone però il punto di forza: la non-linearità.
Cosa intendiamo per non-linearità? Si tratta della possibilità per il giocatore di affrontare l'esperienza di gioco in molti modi: la storia ci porrà di fronte a molte scelte che influenzeranno tutti gli eventi successivi, così come i combattimenti possono essere vinti in un'infinità di modi.
Parliamo appunto del combattimento, forse il punto di maggiore discontinuità col primo capitolo.
Lo stile è quello di un hack n' slash, ovvero ad ogni clic del mouse corrisponde un fendente, senza abilità o pulsanti di sorta; tuttavia Geralt avrà a disposizione un vasto arsenale di tecniche per uscire vivo da ogni scontro, da vero ammazzamostri professionista. Potremo usare una serie di semplici magie (dallo scudo all'onda d'urto), bombe, trappole e pozioni, la vera specialità degli witcher. Trovare la giusta sinergia fra tutti questi elementi risulterà fondamentale per sopravvivere, specialmente a difficoltà superiori al facile.
L'approccio al combattimento risulta piuttosto brutale ed il tutorial iniziale poco fa per spiegarlo, preferendo lasciare al giocatore il compito di imparare errando.
Passiamo alla narrazione, vero punto di forza del gioco nonchè la sua vera essenza, per ammissione stessa degli sviluppatori.
Ciò che colpisce di The Witcher 2 è la cura posta nella creazione di un mondo affatto banale e credibile fin nei minimi dettagli.
I personaggi che incontreremo saranno tutti dotati di numerose sfaccettature e sarà davvero difficile per il giocatore esprimerne un giudizio definitivo: l'elfo che guida la sua banda contro gli umani è un combattente per la libertà oppure un deviato terrorista? Il comandante è un violento razzista oppure un leader schietto e coi piedi per terra? Il sovrano dietro l'ostentata superiorità nasconde un animo nobile oppure abbietto? A nessuna di queste domande sarà possibile rispondere univocamente, come troppo spesso accade nei giochi odierni, e spesso saremo costretti a fare scelte il cui esito ci appare quantomai incerto.
Le scelte sono infatti il punto cruciale della storia; ce ne verranno presentate innumerevoli, a volte all'apparenza banali, altre davvero grevi di significato, e tutte quante influenzeranno la trama a seguire (vi sono ben sedici finali possibili!) in modi spesso davvero insospettabili e sconvolgenti ma sempre, ci tengo a sottolinearlo, credibili.
Il tutto in una cornice realistica che non ha paura di affrontare temi delicati, quali il razzismo e le violenze sessuali, a viso aperto; si tratta infatti di un gioco rivolto ad un pubblico maturo, con un uso massiccio di linguaggio volgare e varie scene di sesso che nascondono ben poco, non che ci dispiaccia!
Tirando le somme si tratta davvero di un ottimo gioco, addirittura il mio preferito finora, che sicuramente porta molta qualità nel panorama dei gdr, che da tempo ristagnava nel solito trito e ritrito.
I combattimenti sono adrenalinici e divertenti, forse un po' troppo frustranti sulle prime e con un leggero sbilanciamento nell'affrontare più di tre avversari, una delle poche pecche del gioco.
La narrazione è di una fluidità impressionante e davvero coinvolgente: vedere le proprie scelte avere conseguenze rilevanti procura molta soddisfazione ed immedesimazione!
Il protagonista (non uso la parola "eroe" volutamente) è credibile, con le dovute sfumature e profondità psicologica, così come gli altri personaggi.
La non-linearità e gli innumerevoli finali, nonchè modi di arrivarvi, garantiscono una rigiocabilità davvero notevole,
Le ambientazioni offrono scorci mozzafiato con un'ottimizzazione del motore grafico che permette anche a pc non proprio nuovi di poter far girare il gioco senza compromettere la qualità della grafica.Infine la presenza di contenuti scaricabili, il cui numero è assicurato aumentare, gratuiti fornisce un motivo in più per apprezzare il lavoro e la cura di questa piccola casa produttrice polacca, alla quale mi sento di fare tutti i miei sinceri complimenti per avermi regalato ore di gioco davvero entusiasmanti.
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