domenica 27 novembre 2011

Frase della settimana

"If something's hard to do, then it's not worth doing."



(Homer Jay Simpson)

venerdì 25 novembre 2011

Non come previsto.

Il background era pronto: il ricco mercante d'Arabia Yadosh, deciso a tutto pur di accrescere le proprie già smodate ricchezze, dopo aver scoperto il vero nome di un possente araldo di Slaanesh sfrutta questa conoscenza per piegare lui e la sua armata demoniaca al proprio volere. Saggiamente, però, Yadosh si assicura anche i servigi di un mago bianco mercenario e della sua eterogenea banda di tagliagole: i demoni sono creature assai capricciose! La pittura dell'esercito era stata completata a sua volta: tre settimane di intenso lavoro per terminare i 750 punti di Mercenari che avrei schierato. Nulla poteva separare me e il mio compagno demoniaco dal 2° posto che la graduale scalata degli ultimi due tornei aveva decretato come mio! Nulla a parte i dadi estremamente sfavorevoli, e suona come una scusa (ma una volta tanto vorrei davvero che lo fosse!), contro cui la più brillante delle strategie, o forse no ma non lo sapremo mai, si è miseramente infranta, relegandoci a un disonorevolissimo undicesimo posto. Meglio è andata a Uryiel e al suo compagno che, dopo aver stravinto la prima partita, si sono giocati il tutto per tutto al tavolo 1 nell'ultima, ma purtroppo hanno perso, bloccandosi in quarta posizione (la seconda di fila per Uryiel) vincendo però il riconoscimento per la migliore armata dipinta. Tutto da rifare, dunque, a cominciare dal torneo di domenica prossima che vedrà ancora una volta me e Galfrejus sulla breccia.

domenica 20 novembre 2011

Frase della settimana

"Find me an immovable object, and I'll put this question to rest!"



(Xin Zhao)

giovedì 17 novembre 2011

Razorbacks Piemonte (9)

Domenica di sano flag quella appena passata. I Razorbacks sono infatti stati impegnati nella prima edizione del Memorial Joe Manno, bowl quadrangolare organizzato dalla neonata squadra di Aosta, i Vikingar. Le altre squadre intervenute sono state i Guardians Milano e i Centurions Alessandria. Buona prestazione dei Razorbacks, anche se a ranghi abbatanza ridotti, che battono abbastanza agilmente i padroni di casa (che pagano un po' troppo l'inesperienza) e i cugini alessandrini, per poi essere fermati per un solo punto in finale dai Guardians. Selezionato come MVP (o uomo partita Sky, come piace dire a lui) il piccolo Uryiel che, stranamente, ha dimostrato una discreta crescita (ma non in altezza).

domenica 13 novembre 2011

Frase della settimana

"Leave no stone unturned: the roots of one ignored weed will inevitably corrupt the whole of the garden."


(Demacian Manual of Arms)

venerdì 11 novembre 2011

The League of Legends.

Runeterra è un mondo fantasy sconvolto dalla guerra. Che premessa originale, vi starete dicendo, e in effetti... In realtà la declinazione di questa storia in particolare è perlomeno interessante: le guerre su Runeterra, specialmente nel continente principale di Valoran, fino a vent'anni fa, sono state di ordine magico e per questo il mondo sta per finire. Potenti incantatori chiamati Summoner si sono scontrati per secoli alla guida di possenti armate, devastando gli avversari e la terra inerme, fino al punto in cui la sopravvivenza stessa di Runeterra è stata messa in serissimo pericolo. Una nuova Rune War distruggerebbe il mondo e, consci di questo, i Summoner più potenti si sono riuniti per porre un freno alla devastazione. La soluzione è stata la creazione della League of Legends. Situata all'interno dell'Institute of War (strategicamente posto fra le due più potenti e guerrafondaie città stato di Demacia e Noxus), la Lega, sotto la guida dei tre Summoner più potenti di Runeterra, l'High Council of Equity, governa, ordina e amministra i conflitti fra le varie potenze del mondo, che, scoraggiate nel provocare una nuova guerra dalla paura di ritorsioni da parte della forza pura di questa congrega di Summoner, vengono tenute sotto controllo e devono obbligatoriamente passare attraverso la Lega stessa per poter combattere fisicamente i propri avversari. Ogni città stato riconosciuta dalla Lega invia un proprio delegato presso l'Institute of War e di ritorno ospita un Emissario della Lega che si accerta che la volontà della Lega sia rispettata. Quando sorge un conflitto uno o più Summoner per ognuna delle parti in causa si prepara alla battaglia. Gli scontri avvengono all'interno di arene speciali, i Fields of Justice, per limitare l'impatto devastante che la magia ha dimostrato avere su Runeterra. Una volta nell'arena i Summoner e i loro rappresentati fisici sul campo di battaglia, i Champions, eroi scelti dalle varie potenze come propri rappresentanti, si sfidano senza esclusione di colpi per portare a termine l'obbiettivo proposto dall'Adjudicator (un arbitro della Lega). Il tipo di battaglia più comune vede ogni fazione in possesso di un Nexus da cui Summoner novizi generano ondate di Minion non senzienti che i Champions, sotto la supervisione e con l'aiuto dei Summoner, devono guidare alla vittoria (solitamente distruggendo il Nexus avversario). Alla fine della battaglia il Council delibera, in base ai risultati dello scontro nell'arena, gli effetti politici che lo scontro ha avuto sul mondo reale. La League of Legends, dunque, impedisce il verificarsi di una nuova Rune War ed è, fin'ora, il miglior sistema politico che Runeterra abbia mai avuto.

Questa è la storia alla base dell'ultimo (in ordine di tempo) videogioco che ha stregato gli NFSR. LoL, minimalista ma divertentissimo Free to Play, ci mette nei panni di uno di questi Summoner. Combattendo sui Fields of Justice guadagneremo esperienza e con essa livelli. A ogni livello sbloccheremo un punto talento usabile su un classico diagramma tripartito del tutto simile a quello che ogni giocatore di Wow o Diablo ben conosce, e nuove abilità legate al Summoners (in contrasto con quelle peculiari dei Champions). Le vittorie ci concederanno anche Influence Point, utilizzabili per sbloccare permanentemente uno o più degli 86 eroi - i Champions - presenti (sarà comunque possibile giocare senza "comprare" nessun eroe, dal momento che ogni settimana 10 di questi in rotazione casuale saranno utilizzabili liberamente) o per acquistare delle Rune impiegabili con un funzionamento simile ai Glifi di Wow. Oltre agli IP, il gioco, come tutti quelli che si basano su un sistema Free to Play e sulle microtransazioni, presenta anche un'altra valuta, i Riot Points (dal nome della casa sviluppatrice Riot Games), acquisibili tramite soldi reali e che permettono di sbloccare gli stessi eroi, boost all'esperienza e agli IP o skin e costumi alternativi per i propri Champions. Ma come funziona una normare partita a LoL (cioè una partita in modalità classic 5vs5 sulla mappa Summoner's Rift)? Due squadre di 5 Summoner scelgono ognuno due abilità speciali del Summoner e un proprio eroe che non può essere duplicato all'interno della squadra e senza sapere quali eroi abbia scelto la squadra avversaria. Dopodichè l'azione si sposta sul campo di battaglia, un'area di terreno paludoso con tre sentieri che attraversano la mappa e collegano i Nexus delle due fazioni. I sentieri sono anche costellati di statue che sparano raggi devastanti sui nemici in avvicinamento. Nostro compito e condurre le ondate di Minion che periodicamente vengono create dal Nexus e, distruggendo le varie torri, invadere con esse la base nemica e abbattere il Nexus avversario. Agiremo sul campo comandando il nostro eroe. Uccidendo Minion e eroi nemici l'eroe salirà fino al 18° livello (a ogni livello le statistiche del nostro eroe aumenteranno e acquisiremo un punto che potrà essere usato per potenziare una delle nostre 3 abilità base fino a 5 volte e, dal livello 6 in poi, la nostra abilità finale fino a 3 volte) e guadagnerà soldi che sarà possibile spendere immediatamente per acquistare nuovi equipaggiamenti per diventare ancora più letale. Tutto qui, molto più semplice e divertente da giocare che da spiegare. Se volete unirvi a noi nella Lega potete scaricare il gioco dal sito ufficiale (http://euw.leagueoflegends.com/).

domenica 6 novembre 2011

Frase della settimana

"Death is inevitable, one can only avoid defeat."


(Demacian Manual of Arms)

sabato 5 novembre 2011

Un passo alla volta.

A furia di piccoli passi si possono percorre distanze infinite, dicono. Oggi faccio il mio secondo piccolo passo alla (ri)scalata dei nuovi tornei organizzati dal nostro negozio GW locale. Come ricorderete, un paio di settimane fa io e Uryiel siamo arrivati quarti al torneo a coppie di Warhammer Fantasy, oggi invece, cambiato compagno e accompagnato dal prode (e ritardatario, ma dice che è colpa dell'alluvione che sta colpendo Torino, e fra l'altro speriamo che la situazione non precipiti - con questo gioco di parole mi sono bruciato gli ultimi tre lettori del blog) Galfrejus, ho affrontato un bel torneo a coppie di Warhammer 40k. L'idea iniziale, tanto per farsi qualche risata, era riproporsi con la fantastica accoppiata Guardia Sanguinaria e Ala della Morte che ci era fruttata un penultimo posto al 2° Torneo a Coppie Liut. Purtroppo, però, dei problemi tecnici (le miniature degli Angeli Oscuri sono a casa del Presidente, ma lui è al mare) ce l'hanno impedito, e quindi, mentre Galfrejus ha potuto giocare i suoi possentissimi dodici modelli (Dante, 10 Guardie Sanguinarie e un Sacerdote Sanguinario), io ho dovuto ripiegare su un plotone aviotrasportato di fanteria pesante della Guardia Imperiale. La prima partita ci ha visti affrontare un Angelo Sanguinario e uno Space Marine, entrambi alle prime armi, e, dopo aver abbattuto un paio di veicoli nemici io mi sono potuto rilassare mentre le 12 furie di Galfrejus facevano letteralmente a pezzi l'esercito nemico. La seconda e ultima partita invece si è preannunciata fin da subito più difficile contro un Eldar Oscuro (con un totale di 13 lance a forza 8) e un Marine del Chaos con due Principi Demoni di Slaanesh con la solita frusta. La parte di lista di Galfrejus, come ai tempi dell'altro torneo, è stata spazzata via in appena due turni, mentre un abile svolazzare dei miei Valkyrie e Vendetta ha permesso comunque di strappare un sudatissimo pareggio. In questo caso, però, a differenza dell'ultimo torneo, proprio i dodici modelli dipinti di Galfrejus hanno fatto la differenza, regalandoci il punto pittura in più che ci ha permesso di salire sul gradino più basso del podio. Dunque, dopo una quarta posizione e ora una terza, non mi resta che agguantare la medaglia d'argento al prossimo torneo a coppie di Fantasy, il 19 novembre, e poi il piccolo passo finale che mi porterà in cima alla classifica si dovrà fare il 4 dicembre, all'ultimo torneo a coppie di 40k.