La guerra era scoppiata all'improvviso. Nel giro di poche ore dall'esplosione del bastione 22 le difese di Lauretum erano state messe a tacere. Cosa volessero i Necron dalla periferica cittadina imperiale era, come ogni cosa riguardante questa razza, aldilà della comprensione umana. Tuttavia nessun atto di aggressione nei confronti dell'Imperium resta impunito, e la giusta risposta non tardò ad arrivare: guidate dalla famosa Inquisitrice dell'Ordo Xenos Helynna Valeria, le forze imperiali stabilirono una serie di obbiettivi primari e si prepararono all'attacco in meno di una settimana. Stando alle immagini aeree catturate da una pattuglia di Lightning, i Necron si erano attestati in città ma presidiavano solo parzialmente le fortificazioni esterne. Il primo passo per la riconquista della città, dunque, sarebbe stata l'occupazione da parte della Guardia Imperiale delle fortificazioni per stabilire una buona testa di ponte sul lato occidentale della città. Intanto una squadra di Fanti Scelti avrebbe dovuto infiltrarsi lungo il lato sud di Lauretum e prendere il controllo delle batterie antiaeree sul promontorio dell'Hydra. Dalle immagini sembravano in ottimo stato e, se lo si fossero rivelate anche nella realtà, avrebbero potuto essere usate per coprire l'avanzata da sud-est di un plotone meccanizzato di fanteria pesante della Guardia, la stoccata finale verso la piazza della basilica, il cuore di Lauretum. Nel frattempo le forze della Santa Inquisizione avrebbero fornito supporto aereo e terrestre con un gruppo d'assalto aviotrasportato. L'attacco cominciò poche ore prima dell'alba. Con il fianco sinistro coperto dall'impareggiabile potenza di un Baneblade, il 1° e il 2° Plotone dell'8a Compagnia, 426° Cadiano, si lanciarono attraverso la breccia nelle fortificazioni causata dall'esplosione del bastione 22. Attaccate furiosamente dalla città e dai bastioni meridionali, le Guardie Imperiali riuscirono a malapena a raggiungere le linee difensive, mentre la maggior parte dei soldati veniva spazzata via dal'impietoso fuoco degli Immortali e dalla terrificante transmogrificazione di quella che sembrava la statua di un glorioso eroe dell'Imperium e invece si rivelò essere l'ingannevole scheggia di un dio stellare. Lo C'tan imperversava fra le Guardie che sembravano incapaci di causarvi qualsiasi tipo di danno, gli Immortali nei bastioni a sud avevano facilmente respinto l'assalto del 2° Plotone, la forza di Fanti Scelti che doveva riconquistare le postazioni antiaeree era stata spazzata via dopo essere solo riuscita a disabilitare un vascello xeno e addirittura il possente Baneblade iniziava a subire danni dai colpi provenienti dalla città: l'assalto su Lauretum sembrava destinato a fallire prima ancora che le forze imperiali avessero posto piede nell'abitato. Ma a questo punto entrarono in gioco le forze dell'Inquisizione. Precedute da un bombardamento fumogeno che schermava, almeno per il momento, l'avanzata sulle fortificazioni dal fuoco delle forze in città, i Vendetta e i Valkyrie dell'Ordo Xenos arrivarono rombando sul campo di battaglia. L'Inquisitrice Valeria e una Squadra di Epurazione della Guarnigione della Morte si lanciarono coi paracadute gravitazionali, pronti a compiere il proprio dovere e a distruggere gli alieni. Il primo a cadere fu lo C'tan, ditrutto dalle precise raffiche dei Requiem Astartes. Mentre i Marine attaccavano la scheggia del dio, Valeria identificava i bersagli per la seconda arma del suo arsenale: risvegliato dal sonno criogenico su uno dei Valkyrie che intanto si era posato nello spiazzo davanti alle fortificazioni, un letale assassino Eversor attraversò come un fulmine lo spazio che lo divideva dai bastioni meridionali e si lanciò in mezzo ai tetri difensori. Sotto la spinta dei rinforzi, le poche Guardie rimaste del 1° Plotone riuscirono finalmente ad attestarsi lungo le linee di difesa, mentre i sopravvissuti del 2° approfittavano della scia di morte e distruzione lasciata dall'Eversor per raggiungere e conquistare il valico del Teschio a sud-ovest, assicurandosi così la via d'accesso meno pericolosa per i rimpiazzi. Essendo fallita la missione delle forze speciali della Guardia, il Plotone Meccanizzato in arrivo da sud-est rischiava di attaccare la città ancora saldamente in mano ai Necron senza alcun tipo di copertura. Prima di avanzare lei stessa sulle fortificazioni, dunque, Valeria dirottò la sua forza aerea verso il cuore della città, conscia di correre il concreto pericolo di rimanere senza alcun mezzo per poter scappare in caso di fallimento. I Valkyrie, difatti, iniziarono a cadere, ma il fuoco di supporto e la mera distrazione che fornirono fu più che sufficiente ai Kaserkin per completare l'avvicinamento e attaccare con decisione i Necron, che ora si trovavano a dover combattere su due fronti. Solo una vasta unità di Guerrieri proteggeva ancora implacabile la piazza della basilica. La basilica di Lauretum era famosa in tutto il settore per la bellezza dei suo affreschi e per la sua riconquista il Cardinale Torwaechter in persona aveva sovvenzionato Valeria in ogni modo possibile, compreso il permesso di schierare ben dieci Arcoflagellanti. Le folli macchine omicide furono rilasciate dall'ultima cannoniera Vendetta ancora operativa ai margini della piazza. Gli eretici in cerca di redenzione si lanciarono contro i Necron ignorando il torrente di fuoco in arrivo e quando le due linee si scontrarono l'esito della battaglia era già stato deciso. I pochi Necron rimasti nei quartieri settentrionali, consci di aver subito troppe perdite per poter continuare la battaglia, si ritirarono nel silenzio della notte che intanto era sopraggiunta. Al mattino Lauretum, o quello che ne restava dopo la battaglia, era di nuovo in mano all'Imperium.
domenica 11 dicembre 2011
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