Galfrejus ci segnala questa notizia proveniente dal Texas (e come ben sappiamo dal Texas vengono solo i tori e i Galfrejus - e Galfrejus non ha le corna) dove un'agenzia di marketing ha dato vita a un'iniziativa molto controversa sulle cui implicazioni, però, starà a voi ragionare. Ecco i fatti. Dopo i famosi (per i più grandicelli) Barbapapà vi presentiamo i Barbantenna, cioè un gruppo di barboni (termine che ci dicono non essere poiliticamente corretto) su cui sono state impiantate delle antenne Wifi 4G per il collegamento a internet. In poche parole i senzatetto (termine politicamente corretto) continuano la loro normale vita vagabonda, ma, per un guadagno di onesti 20 dollari al giorno, danno anche la possibilità ai passanti di connettersi a internet con smartphone, tablet e quant'altro. I "clienti", poi, hanno anche la possibilità di omaggiare queste antenne ambulanti con offerte libere. Scoppia subito, ovviamente, l'indignazione e nientemeno che il New York Times è alla testa della crociata anti-barbantenna che dal quotidiano sono visti come sfruttati e strumentalizzati. L'azienda texana ideatrice del diabolico barbatrucco, però, si difende precisando che, volendo la connessione, si è costretti a rimanere vicini alla barbantenna, condividendone così, in parte, la vita disagiata e degradata. Certo è che, se fossi sicuro di non subire cambiamenti e malattie dovute a radiazioni varie, per 20 euro al giorno farei più che volentieri da kidneyantenna durante i miei spostamenti per Torino!
sabato 24 marzo 2012
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