venerdì 27 aprile 2012

Gli ultimi istanti dell'Ingegnere Helcourt nel Vecchio Mondo (prima di vederlo dallo spazio, sogno di una vita).

E' difficile immaginare una giornata peggiore per un rinomato Mastro Ingegnere della Scuola di Ingegneria Imperiale (famoso, tra le altre cose, per aver inventato un rudimentale modello di estintore su richiesta di un tale Thyrus Gormann con il vizietto della piromania) di quella che finisce, in realtà abbastanza presto - per le 3 del pomeriggio, sotto le zampe di una Chimera di Montagna, anche parecchio brutta. Per aggiungere beffa al danno, era pure iniziata bene, avendo ricevuto l'autorizzazione a un'esercitazione di tiro con un intero treno d'artiglieria presso la vecchia cava appena conquistata dall'eroico e mai abbastanza lodato Generale Vermar Holmbec. Risulta ora evidente che quegli orrendi Uominibestia non hanno digerito lo scambio unilaterale proposto dal Generale e neanche qualcos'altro, a giudicare dall'alito di questa Chimera. Dall'inizio dell'attacco delle orride creature non è passato molto prima che il 5° Squadrone della Guardia del Reik, avvertito dalle staffette di presidio, giungesse in tutta la sua scintillante possanza a salvare il povero Helcourt. Ancora meno è passato prima che i cavalieri si accorgessero di non aver portato nessuno per salvare loro, mentre un quintetto ben assestato di Minotauri li faceva a pezzi. Ora solo il valente e inarrivabile Generale Holmbec continua a svolazzare leggiadro per il campo di battaglia in sella al suo splendido pegaso bianco, ma, a onore di Helcourt, l'Ingegnere non ha mosso un muscolo per scappare, anche se essere schiacciato da 8000 chili di Chimera di Montagna lo rende effettivamente difficile. Prima di spirare gli sovvengono le parole di suo padre: "Fai l'Ingegnere, girerai il mondo..."

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