giovedì 6 settembre 2012

Oscura Vendetta

Mettiamo subito le cose in chiaro: Oscura Vendetta lascia l'amaro in bocca. Facciamo un passo indietro per chi non sapesse di cosa stiamo parlando: a luglio è uscita la nuova edizione di Warhammer 40000 e, come ormai da copione GW, due mesi dopo ci ritroviamo pieni di aspettative per una scatola base (una sorta di introduzione al gioco) che come sempre presenta due set di miniature di eserciti contrapposti, dadi, sagome, misuratori e il regolamento in formato tascabile. Analizzando la scatola dal punto di vista del modellista esperto o, comunque, già introdotto all'hobby e magari già possessore del voluminoso regolamento, le uniche cose che davvero ci interessano sono le grandi protagoniste del nostro hobby: le miniature. Il regolamento in versione tascabile è a sua volta un'incentivo potente, liberandoci dalla necessità di trasportare l'enorme tomo originale in giro, ma le miniature, sin da quando le prime immagini hanno cominciato a fare la comparsa sulla rete, sono sicuramente quelle che maggiormente attirano l'attenzione del compratore esperto: parliamo di 48 fantastiche miniature, senza discussione le migliori miniature dry-fit mai prodotte dalla GW. La scatola vede contrapposti gli Space Marine del Chaos, con un fantastico Condottiero, 6 Prescelti, 1 Helbrute (un Dreadnought posseduto?) e 20 Cultisti, agli Angeli Oscuri, rappresentati da un Comandante, un Bibliotecario, 10 Space Marine Tattici, 5 Terminator e 3 Moto. Tralasciando i 10 Tattici, le restanti miniature sprizzano carattere e azione da ogni poro, i 20 Cultisti sembrano una gang di Necromunda rivisitata agli standard attuali, i 3 personaggi non hanno niente da invidiare (anzi) alle loro controparti di metallo o resina, i Prescelti e i Terminator sono dinamici e stupendamente dettagliati, l'Helbrute è massiccio e demoniaco al punto giusto. Dunque il modellista esperto che compra la scatola per le miniature, e il fatto che la prima ondata di scatole fosse in edizione limitata e includesse un esclusivo Cappellano degli Angeli Oscuri rafforza la convinzione che a questi sia in realtà rivolta la confezione, non può che restare soddisfatto del proprio acquisto, non trova difficoltà a inserire l'Helbrute nella propria armata come Dreadnought o i Cultisti come alleati della Guardia Imperiale traditrice, aspettando fiducioso in una prossima uscita di un nuovo codex del Chaos, ed è contento della comodità del regolamento più agile e più facilmente trasportabile. Perchè dunque dico che Oscura Vendetta lascia l'amaro in bocca? Analizziamo la scatola dal punto di vista del neofita a cui, almeno dal punto di vista teorico, è rivolta. Lasciando perdere l'edizione limitata, il nuovo giocatore compra la scatola, magari con un amico, per iniziare a giocare. Compra la colla e gli altri attrezzi e assembla le miniature (e questo è agevolato dal completo, seppur sbagliato, libretto di istruzioni incluso). Dopodiché, seppur apprezzando la qualità delle miniature, è probabile che la voglia di giocare sia superiore a quella di dipingerle prima. Meno male perchè all'interno della scatola l'unico riferimento alla pittura è nell'avvertenza che le miniature non sono dipinte. Nessuno schema di colori per iniziare, consigli pratici per chi non ha mai preso in mano un pennello. E' evidente che chi inizia e non ha magari il supporto di un negozio o un centro dell'hobby si possa trovare spaesato, ma voglia comunque andare avanti e giocare. All'interno della confezione troviamo un opuscolo "come giocare" con 6 missioni per iniziare a padroneggiare le regole del gioco. Prescindendo dal fatto che i profili delle statistiche nell'opuscolo e nelle tabelle riassuntive allegate sono diversi, i due amici iniziano a giocare e, pur non sapendo che il Chaos è in svantaggio di circa 250 punti, dopo un po' si accorgono per forza di cose che gli Angeli Oscuri non possono che vincere. Allora il giocatore del Chaos magari decide di espandere il proprio esercito e ovviamente compra il codex. E cosa scopre? Che delle sue 28 miniature 21 non hanno regole nè costi in punti (per ora, ma questo lo sappiamo noi giocatori "esperti"). Dunque, in conclusione, l'impressione che chi vi scrive ha avuto è che per l'ennesima volta la GW si sia concentrata quasi esclusivamente sulle miniature (con ottimi risultati, peraltro) ma abbia lasciato tutto il resto un po' al caso. Però essendo l'obbiettivo di questa scatola avvicinare nuovi giocatori all'hobby, forse sarebbe stato più saggio curare anche quello che sta intorno ai modelli, sennò tanto vale tornare a fare (bellissime) miniature per giochi altrui - e questo ricordando che a due mesi dall'uscita abbiamo già 8 pagine di correzioni e chiarimenti per il regolamento.

1 commento:

Unknown ha detto...

beh effettivamente hai ragione, ma in effetti alla GW interessa piu il guadagno che quello che poi ci farai con la miniatura in fondo!
;)