lunedì 9 marzo 2009

C'era un tipo in metro...

... o in pullman, in tram, in treno. Insomma poco importa il mezzo di locomozione, l'importante è che il "tipo" in questione sia bizzarro e/o inquietante. Inauguro così la nuova rubrica casuale (cioè verrà scritta ogni qual volta che un personaggio simile si presenterà a uno degli NFSR) sugli esseri più inquietanti o bizzarri che popolano la rete dei trasporti torinesi. A ogni descrizione verrà associato un nome in codice e un voto sulla "scala di Re Theoden" in onore al più illustre passeggero della metropolitana automatica di Torino (o meglio al sosia di Bernard Hill -l'attore che interpreta il re di Rohan nei film-, che prende la metro tutte le mattine alle 7.40 circa e scende in Piazza Bernini). La scala avrà i seguenti valori: curioso - bizzarro - inquietante - molto inquietante - ho cambiato vagone/posto a sedere.



Nome in codice: Occhi di Gatto
Sesso: femminile
Età: 20-25

Il primo soggetto preso in esame è una comune ragazza di una ventina d'anni o poco più che possiede una caratteristica fisica davvero peculiare: le manca il bianco degli occhi. Molte persone si fanno tatuare questa parte dell'occhio per motivi estetici, ma nel suo caso non è così. Il bianco c'è, e si intravede alle due estremità dell'occhio, ma l'iride occupa la stragrande maggioranza dello stesso. In più la pupilla è minuscola e proprio la dimensione dell'iride fa risaltare maggiormente questa caratteristica. Per rappresentarlo potete immaginare un grade cerchio verde con al centro un puntino nero. Ancora più inquietante è il fatto che, per tutto il tempo che sono stato ad osservare il soggetto, lo stesso non ha MAI chiuso le palpebre, neanche per il normale movimento di lubrificazione cui sono preposte. Il soggetto, poi, era in evidente stato di tensione emotiva: con l'unghia del pollice sfregiava orribilmente il proprio lettore MP3 mentre continuava a girare la testa e gli occhi in tutte le direzioni. Ho pensato subito, ovviamente, all'assunzione di stupefacenti, ma la pupilla avrebbe dovuto essere dilatata e non ristretta come in questo caso.

Scala di Re Theoden: molto inquietante.

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