Sabato scorso, come preannunciato, è uscita la Guerra dell'Anello. Devo tuttavia rettificare quanto detto in precedeza: non si tratta di un'espansione al gioco di battaglie strategiche nel vero senso della parola, ma può essere tranquillamente considerato un gioco a se stante che utilizza semplicemente le stesse miniature. Infatti il libro Guerra dell'Anello (330 pagine per 50 €) presenta un sistema di regole e una serie di liste completamente separate da quelle tradizionali del Signore degli Anelli, e, a mio avviso, risulta molto più divertente e giocabile. Così possiamo dire addio a schermaglie più o meno vaste in cui un manipolo di guerrieri si scontra circondando pochi possenti eroi e invece accogliamo a braccia aperte le vaste schieri di soldati che si affrontano su fronti ben più vasti e assolutamente più in linea con le epocali battaglie del libro e dei film. Gli eroi sono solo più pedine (letteralmente) che si spostano fra le varie formazioni per portare le loro abilità e la loro esperienza laddove la battaglia lo richieda e gli squadroni di cavalleria marciano cercando di aggirare sui fianchi le falangi di picchieri, sotto il tiro di innumerevoli compagnie di arcieri appostati su una collina o nel riparo offerto da un bosco. Con davvero una manciata di regole si riesce, finalmente, a cogliere lo spirito delle battaglie tolkeniane e a ricreare gli eventi determinanti della saga, come l'assedio al Fosso di Helm o la Battaglia dei Campi del Pelennor.
martedì 14 aprile 2009
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