Novembre.
Nuovamente un mese relativamente tranquillo. È iniziato abbastanza presto, e siamo stati scortati al Comando dal Sergente Maggiore Tiso. Abbiamo supportato il Tenente Dal Degan e la sua squadra contro l’esercito di Greco che, nonostante le recenti sconfitte, è ancora forte. Con la 36ma trasporti siamo tornati ai campi insieme al Tenente Croce e alla sua squadra. Abbiamo passato la seconda metà del mese in riposo con la squadra del Tenente Croce per le numerose battaglie che ci aspettano il mese prossimo. Insieme al Sergente Maggiore Tiso abbiamo riaccompagnato il Tenente Croce e la sua squadra ai campi e poi siamo tornati dalle nostre famiglie per finire il mese. Al campo abbiamo trovato una buona notizia: salvo imprevisti il mese prossimo dovremmo essere in licenza per tutto il mese. La notizia è stata accolta con scarso entusiasmo dai miei ragazzi che hanno sempre voglia di menar le mani…
Dicembre.
Come previsto il mese è passato in licenza ai campi e abbiamo potuto festeggiare le festività con i nostri famigliari. Ci è giunta comunicazione di un attacco della divisione Dante Inferno dell’esercito di Italiano al campo del Tenente Croce, non abbiamo però informazioni sull’esito della battaglia.
Gennaio.
La battaglia preannunciata per l’inizio del mese contro l’esercito di filosofia non c’è stata. Il nemico, a seguito delle nostre ultime grandiose vittorie, ha preferito ritirarsi nei suoi territori, asserragliandosi nelle fortezze. Quasi tutte le squadre hanno sferrato un attacco dimostrativo contro il piccolo ducato di Religione che si è arreso quasi senza opporre resistenza, espandendo così i nostri confini. L’attacco del mese scorso al campo del Tenente croce è stato senza conseguenze, ma il Generale ha deciso che quest’atto non doveva rimanere impunito, perciò, verso la metà del mese, dieci squadre sono state mandate contro l’esercito di Italiano. Hanno partecipato all’azione le squadre dei Tenenti Croce, Frus, Bellato, Strippoli, Poma, Tigani, Forapani, Landa, Marchetti e Melita. Il nemico è stato completamente sbaragliato e quella che era iniziata come una rappresaglia si è rivelata essere una vera e propria campagna finale. Infatti l’azione è andata ben al di là degli obbiettivi prefissati e l’esercito di Italiano è stato completamente spazzato via. I superstiti sono stati dispersi e non dovrebbero più rappresentare un problema. Scortati dal Sergente Maggiore Maggialetti abbiamo raggiunto il Campo Nonna Rosi per allenarci per l’ultima battaglia, prefissata per il mese prossimo contro il temibile esercito di Storia dell’Arte. Abbiamo finito il mese ai campi.
Febbraio.
All’inizio del mese abbiamo dovuto supportare la squadra del Tenente Dal Degan contro l’esercito di Latino. Insieme alle squadre dei Tenenti Giordano, Macrì, Marchetti e Landa, i nostri soldati hanno sbaragliato il nemico completamente. Ora neanche più l’esercito di Latino costituisce più un problema. Verso metà del mese, supportati dalla squadra del Tenente Croce e insieme alle squadre dei Tenenti Longo, Giacchetta, Marchetti e Macrì, abbiamo ingaggiato, come preannunciato, l’esercito di Storia dell’Arte per la battaglia finale. Con fortune alterne la battaglia è stata vinta e, nonostante gravi perdite amiche, il nemico è stato completamente schiacciato e le altre squadre del plotone hanno potuto procedere all’occupazione del territorio di Storia dell’Arte. Insieme al Sergente Maggiore Maggialetti ci siamo recati al villaggio Le Gru, dove pareva fossero scoppiati dei tumulti. Esaminata la situazione abbiamo deciso di lasciare un piccolo presidio e siamo andati al Campo Nonna Rosi per prepararci alla campagna finale che si terrà il mese prossimo contro le roccaforti dell’esercito di Filosofia. Col Sergente Maggiore Maggialetti siamo tornati ai campi dove abbiamo ricevuto e protetto per alcuni giorni dei Protetti dell’Alto Comando. Abbiamo finito il mese con un piccolo attacco da parte di una decina di riottosi non contenti della politica militarista dello Stato.
Marzo.
È FINITA! Finalmente la Guerra è finita. Con un mese di ritardo siamo potuti tornare tutti ai campi, stanchi ma felici. L’inizio del mese è corso tranquillo, poi, verso la metà, è giunto l’ordine di attaccare l’ultima roccaforte dell’esercito di Filosofia. A parte le squadre dei Tenenti Giordano, Macrì, Canuto, Longo e Tigani, impegnati in altre operazioni, siamo partiti tutti insieme all’attacco del castello nemico. È stata una battaglia cruenta e molti sono stati i nostri caduti. Proprio mentre ci giungeva la notizia della resa definitiva dell’esercito di Italiano, abbiamo conquistato il mastio del nemico e posto fine alla sua esistenza. Particolarmente selvaggi nella battaglia sono stati gli uomini di Dal Degan, ancora furenti per la sconfitta riportata proprio ad opera dell’esercito di Filosofia. Dopo una parata militare nella capitale siamo tornati ai normali compiti dei tempi di distensione. Insieme alle squadre dei Tenenti Croce, Albertetti e Bellato, abbiamo raggiunto il villaggio Le Gru per una normale operazione di pattuglia. Abbiamo scortato il Tenente Croce al proprio campo e poi insieme al Sergente Maggiore Tiso siamo tornati al villaggio Le Gru per sedare un principio di rivolta dei soliti partigiani. Dopo aver fermato dei sospetti, siamo tornati ai campi dove speriamo di passare un periodo tranquillo con le nostre famiglie.
sabato 16 maggio 2009
Diario di guerra. (finale)
Pubblicato da
KidneyMagno
alle
23:10
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