Come tutti saprete, scaricare, masterizzare o comprare film/musica piratati è illegale, ed equivale a rubare (almeno così continua a ripeterci la simpatica pubblicità prima dei film al cinema o nei dvd). Al contrario è legale e permesso per un privato fare un copia di un opera da lui stesso comprata per fini esclusivamente personali, per esempio masterizzare l'ultimo (e unico) cd di Olmo e tenerne la copia in macchina, così se ci dovessero rubare la macchina non dovremmo ricomprare anche il capolavoro Olmo E Friends (peraltro ormai quasi introvabile). Quello che probabilmente non sapete è che questo processo è si legale, ma tassato dagli stati di tutto il mondo attraverso la tassa detta dell'equo compenso, cioè una tassa che i produttori di cd/dvd e masterizzatori (e i clienti di conseguenza) devono pagare alla SIAE come "compenso" per i mancati introiti sui diritti dovuti al fatto che una persona normale non compra un Olmo E Friends per ogni lettore cd che possiede (e magari anche uno da esposizione). Il nostro Bel Paese, tuttavia, cui piace fare le cose in grande, ha deciso, caso unico al mondo, di estendere questa tassa (a mio avviso già di per se ridicola, ma questa è un'opinione personalissima) a qualunque supporto di memorizzazione in commercio, dai lettori mp3, agli hard disk interni dei decoder Sky che, per propria natura!, non possono essere utilizzati a questo scopo, fino ai cellulari. Il risultato è che a partire da quest'anno i produttori di hi-tech dovranno versare circa 300 milioni di euro (230 milioni in più rispetto al 2009) alla SIAE e, con tutta probabilità, in ultima analisi, a sborsare quei soldi saremo noi consumatori.
martedì 19 gennaio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento